Disturbi dello Sviluppo e dell'Apprendimento: L'importanze del ruolo dell'Osteopata all'interno dell'Equipe
Autore: Dott.ssa Lo Piparo, Dott.ssa Piccinini, Dott.ssa Marchese | Data: 2023-08-09 | Categoria: Osteoclinica
Titolo: Disturbi dello Sviluppo e dell'Apprendimento: L'importanze del ruolo dell'Osteopata all'interno dell'Equipe
Introduzione
I disturbi dello sviluppo e dell'apprendimento rappresentano una sfida significativa per i bambini e le loro famiglie in tutto il mondo. Queste condizioni possono manifestarsi in diverse forme, tra cui disturbi del linguaggio, deficit di attenzione e iperattività, disabilità intellettive e disturbi dello spettro autistico. Nella gestione di tali disturbi, un approccio interdisciplinare è cruciale per garantire un trattamento completo e personalizzato. Negli ultimi anni, una nuova figura è diventata uno degli attori chiave nell'equipe di riabilitazione, ovvero l'osteopata, che può offrire un contributo prezioso per migliorare il benessere e la qualità di vita dei pazienti.
Disturbi dello Sviluppo e dell'Apprendimento
I disturbi dello sviluppo e dell'apprendimento sono condizioni che influenzano la capacità di un individuo di acquisire abilità adeguate per la sua età cronologica. Questi disturbi possono essere di origine genetica, neurologica o ambientale, e spesso presentano una complessa interazione tra fattori biologici e ambientali. L'impatto di queste condizioni sulla vita di un individuo può variare, ma è fondamentale intervenire tempestivamente per affrontare le sfide associate e promuovere lo sviluppo ottimale.
L'Approccio Interdisciplinare nell'Equipe di Riabilitazione
Data la natura complessa dei disturbi dello sviluppo e dell'apprendimento, un singolo professionista non può coprire tutti gli aspetti della terapia e della gestione. Pertanto, è essenziale che l'equipe di riabilitazione sia multidisciplinare e includa specialisti provenienti da diverse discipline mediche e paramediche. Questa squadra di esperti collabora per valutare il paziente, stabilire una diagnosi accurata e pianificare un trattamento personalizzato.
Valutazione e Trattamento Osteopatico
Tra i professionisti coinvolti nell'equipe di riabilitazione, l'osteopata svolge un ruolo unico ed essenziale. L'osteopata esegue una valutazione approfondita del paziente per identificare eventuali disfunzioni strutturali o biomeccaniche. Queste disfunzioni possono avere un impatto sul sistema nervoso, muscolo-scheletrico e vascolare, influenzando la salute generale e la funzionalità dell'organismo.
Attraverso tecniche manuali, l'osteopata cerca di correggere le disfunzioni identificate e ripristinare l'equilibrio naturale del corpo. Tramite tecniche specifiche può intervenire sul sistema craniosacrale riducendo così la tensione e promuovendo il flusso sanguigno e il funzionamento nervoso ottimale.
Benefici dell'Inclusione dell'Osteopata nell'Equipe di Riabilitazione
L'osteopata può apportare diversi benefici all'equipe di riabilitazione per i disturbi dello sviluppo e dell'apprendimento:
Approccio Olistico: L'osteopata considera il paziente come un'entità interconnessa, prendendo in considerazione gli aspetti fisici, emotivi e sociali del benessere.
Riduzione del Dolore e del Disagio: Le tecniche osteopatiche possono aiutare a ridurre il dolore, la rigidità e la tensione muscolare, migliorando il comfort del paziente.
Miglioramento della Mobilità: Il ripristino della mobilità articolare e muscolare può favorire un migliore equilibrio e coordinazione.
Supporto al Sistema Nervoso: Le manipolazioni osteopatiche possono aiutare a regolare il sistema nervoso, promuovendo una migliore comunicazione tra cervello e corpo.
Gestione dello Stress: L'osteopatia può contribuire a ridurre lo stress fisico e mentale, favorendo una maggiore capacità di adattamento del paziente.
L'inclusione dell'osteopata nell'equipe di riabilitazione per i disturbi dello sviluppo e dell'apprendimento è un aspetto fondamentale per garantire una cura completa e individualizzata. Il loro approccio olistico e le tecniche manuali possono fornire benefici significativi, migliorando la qualità di vita e il benessere generale dei pazienti. La collaborazione tra diverse figure professionali nell'equipe di riabilitazione è la chiave per affrontare in modo completo le sfide legate a questi disturbi e aiutare i bambini a raggiungere il loro pieno potenziale.
Valutazione e trattamento psicologico
Il Dsa si caratterizza con difficoltà persistenti e invalidanti nell’apprendimento di compentenze di base in lettura, scrittura e/o calcolo. Si possono verificare in bambini con livello di intelligenza nella norma e stimolazioni culturali adeguate (da qui il termine specifico). Nel DSM5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) i DSA vengono annoverati tra i disturbi del neurosviluppo a sottolineare una forte componente neurobiologica e non più temporanea come si pensava in passato, ma con caratteristiche di cronicità e difficoltà persistenti. Il Dsa mantiene dunque caratteristiche di stabiltà nel tempo ed è ad insorgenza precoce.
I 4 criteri diagnostici del DSA secondo il DSM5:
criterio A
presenza di sintomi osservabili per almeno 6 mesi:
1. lettura imprecisa lenta o difficoltosa
2. difficoltà a comprendere ciò che si legge
3. difficoltà nell’ortografia
4. difficoltà con l’espressione scritta
5. difficoltà a padroneggiare il concetto di numero, di fatti aritmetici o di calcolo
6. difficoltà con il ragionamento matematico
Criterio B
Le competenza accademiche del soggetto sono sostanzialmente e quantificabilmente inferiori a quelle attese per età cronologica e causano interferenze significative con il rendimento scolastico o lavorativo, come confermato dalla somministrazione di strumenti standardizzati somministrati individualmente.
Per gli individui di età superiore ai 17 anni una storia documentata di difficoltà di apprendimento e compromissione della sua sfera globale può essere sostitutiva alla valutazione standardizzata.
Criterio C
Le difficoltà di apprendimento iniziano durante gli anni dell’età scolare ma possono non manifestarsi prima che vengano richieste abilità specifiche dal punto di vista didattico ( es. scrivere testi più complessi in un tempo stabilito, prove cronometrate ecc..)
Criterio D
Le difficoltà non sono giustificate da disabilità intellettiva (altrimenti sarebbero secondarie) , da problemi visivi, uditivi o da disturbi mentali, neurologici o psicosociali.
Il ruolo dello psicologo nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento si articola su tre livelli:
Valutazione psicologica e neuropsicologica
- potenziamento e riabilitazione neuropsicologica attraverso l’uso di strumenti specifici. Tali materiali possono essere carta e matita o avvalersi di software specificatamente pensati per l’intervento.
- consulenza e formazione ad insegnanti e genitori
La valutazione permette di ottenere un quadro dettagliato e preciso delle competenze e di comprenderne il più chiaramente possibile le difficoltà ma soprattutto le potenzialità su cui poter lavorare.
Accanto al profilo neuropsicologico è sempre importante valutare il ruolo degli aspetti emotivi motivazionali e di autostima.
Le linee guida sui DSA suggeriscono interventi della durata di almeno 3 mesi ( ripetibili nel tempo) con una frequenza di due-tre volte a settimana per il raggiungimento della correttezza e rapidità di esecuzione del compito e in ambito scolastico i bambini/ragazzi devono utilizzare strumenti compensativi e dispensativi come da legge 170.
I soggetti con Dsa o con altri disturbi del neurosviluppo richiedono interventi precoci e multisfaccettati che coinvolgano ogni aspetto psicologico e fisico del ragazzo (da quello cognitivo a quello corporeo, della motricità fine o grossomotoria oltre che familiare e sociale) può portare ad un miglioramento in un disturbo che non bisogna mai dimenticare essere caratterizzato dalla cronicità.
Articolo scritto da:
Dott.ssa Maria Assunta Lo Piparo: Osteopata
Dott.ssa Lorenza Piccinini: Osteopata
Dott.ssa Alessandra Marchese: Psicologa
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